L'acqua è presente nei vegetalifino al 95% del
loro peso neifrutti e negli organi in crescita, intorno al 10-15% nei
semi.
L'acqua è indispensabile alle piante per i
seguenti motivi: -si combina con l'anidride carbonica nel corso della
fotosintesi per formare gli idrati di carbonio; -è il reagente di tutti i
processi idrolitici che avvengono nelle piante; -rende possibile l'assorbimento
delle sostanze nutritive in soluzione nel terreno da parte delle radici;
funziona da veicolo per trasportare le sostanze nutritive dalle radici alle
foglie, e da queste agli organi di utilizzazione e riserva; -inturgidendo le
cellule determina la consistenza e l'aspetto caratteristici delle varie parti
della pianta; -evaporando con la traspirazione, impedisce che le parti aeree si
riscaldino troppo.
Il 99% dell'acqua assorbita
dall'apparato radicale verra eliminata sotto
forma di vapore tramite la
traspirazione, dopo essere servita alla pianta come vettore dei diluitissimi
sali minerali del terreno. Il resto potra servire per la costituzione di nuovo
materiale
vegetale.
(da:
"Agronomia" di F. Bonciarelli,
edagricole).
L'qualità dell'acqua data alle
nostre piante dovrà essere la migliore: l'acqua non dovrebbe contenere sostanze
tossiche alle piante, come il cl oro -spesso aggiunto come disinfettante negli
acquedotti-, o sali alcalini. Il suo PH dovrà essere fra 6,5 e 7, e la sua
temperatura simile a quella del terreno in cui sono contenute le piante, intorno
ai 20- 22 °C.
Il valore di elettroconduttività
(EC) dell'acqua, con i fertilizzanti aggiunti, sarà compreso fra 1,5 e 2 -sotto
all'uno per i primi 15 giorni di vita (da seme o da talea). Il controllo e
l'eventuale correzione dell'EC dell'acqua è indispensabile in caso di
coltivazione idroponica.
L'EC è dato dalla
quantità di sali presenti nell'acqua e aggiunti con i fertilizzanti, quantità
che oltre i valori indicati potrebbero essere tossiche per le piante. Sarà
quindi importante controllare ogni volta la soluzione di acqua e fertilizzanti
da somministrare al terreno.
Il fatto che la
miglior produzione di resina si abbia in un clima piuttosto arido, non significa
che bisogni privare le nostre piante dell'acqua durante la fioritura (anzi, le
maggiori richieste di acqua si hanno durante la produzione di resina), ma
soltanto che l'umidità relativa dell'aria dovrà essere bassa. Il terreno dovrà
essere innaffiato regolarmente; piuttosto, per diminuire l'umidità si provveda
ad aumentare la ventilazione e la temperatura durante il
"giorno".
La quantità di acqua necessaria ad ogni
pianta dipende da numerose variabili, come la temperatura dell'aria e del
terreno, l'umidità, il ricambio e la circolazione dell'aria, la misura dei
contenitori, la taglia e l'età della pianta, il grado di ritenzione idrica del
terreno. In genere, più le piante sono in buona salute, più velocemente
costruiscono nuovo materiale cellulare e più acqua consumano. Come regola
generale, quando si usa irrigare si versa una quantità di acqua equivalente alla
al 20% della capacità del vaso (ad esempio, da mezzo ad un litro di acqua in
vasi da 5 litri di capacità, a seconda della grandezza della pianta rispetto al
vaso).
Il terreno dovrà contenere una buona
percentuale di acqua, ma non esserne troppo impregnato, se no le radici
soffocherebbero e marcirebbero per mancanza di aria. Una buona regola è quella
di aspettare che lo strato superficiale del terreno (primi 2-3 cm) sia asciutto
prima di irrigare nuovamente. Rompere spesso la crosta che si forma dopo aver
bagnato, e pressare il terreno contro ai bordi del contenitore, per un
assorbimento uniforme e per evitare che l'acqua scoli via lungo le pareti se
staccate dal terreno. Se il terreno si stacca dalle pareti per mancanza di
acqua, le punte delle radici sarebbero esposte all'aria e morirebbero,
provocando un arresto nella crescita per un periodo piuttosto
lungo.
Potrà essere utile un misuratore di
umidità, anche per sapere quanta acqua può contenere lo strato inferiore del
terreno. Un buon drenaggio è indispensabile. L'acqua in eccesso che si
raccoglierà nei sottovasi non deve ristagnare più di 24 ore, o potranno formarsi
alghe, muffe e funghi. Un contenitore per l'acqua da irrigazione in cui si lasci
depositare l'acqua per un giorno, per permettere l'evaporazione del cloro
eventuale e il raggiungimento di una temperatura simile a quella dell'aria, è un
attrezzo indispensabile, utile anche per mischiare ali' acqua diverse sostanze
nutritive.
Un impianto di irrigazione a goccia
potrà sicuramente essere utile per il mantenimento di un minimo di umidità nel
terreno e per una fertilizzazione più efficace, ma non dovrà assolutamente
sostituire del tutto l'irrigazione delle singole piante. Troppa acqua per una
pianta può essere troppo poca per un'altra, soprattutto se non sono cloni
provenienti tutti dalla stessa madre; lo stesso dicasi per i fertilizzanti. Se
per irrigare useremo soltanto un impianto automatico, presto ci troveremo ad
avere delle piante che soffriranno per mancanza di acqua, ed altre che staranno
marcendo.
È sempre meglio irrigare all'inizio del
"giorno" (quando si accendono le luci), per permettere un controllo migliore
dell'acqua eventualmente data in eccesso o in difetto e per evitare un aumento
dell'umidità notturna.
É più comune un eccesso di
irrigazione piuttosto che una mancanza: le radici delle nostre piante hanno
anche bisogno di ossigeno, che può penetrare nel terreno solo se questo non é
inzuppato d'acqua.
Oltre che per aggiungere
sostanze nutritive, l'acqua può anche servire per dilavare il terreno,
operazione a volte necessaria per limitare i danni di una dose eccessiva di
fertilizzanti o per un accumulo di sali tossici nel terreno; oppure per lavare
le foglie delle piante, operazione da ripetersi regolarmente (ogni 20-30 giorni)
per permettere una buona respirazione; oppure per permettere di sopravvivere
alle talee che non hanno ancora sviluppato radici, tramite frequenti irrigazioni
fogliari.
Una efficace traspirazione è
necessaria, ed è importante che gli organi ad essa predisposti (gli "storni",
organi respiratori presenti su tutta la superficie esterna della pianta) siano
liberi da polvere, sostanze grasse, o tutto ciò che potrebbe pregiudicare il
loro funzionamento.
La traspirazione sarà tanto
maggiore quanto la temperatura dell'aria sarà alta e la sua umidità sarà bassa;
si ridurrà progressivamente con alti tassi di umidità e con la diminuzione della
temperatura.
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