mercoledì 20 gennaio 2016

Acqua per la coltivazione della canapa

L'acqua è presente nei vegetalifino al 95% del loro peso neifrutti e negli organi in crescita, intorno al 10-15% nei semi.

    L'acqua è indispensabile alle piante per i seguenti motivi: -si combina con l'anidride carbonica nel corso della fotosintesi per formare gli idrati di carbonio; -è il reagente di tutti i processi idrolitici che avvengono nelle piante; -rende possibile l'assorbimento delle sostanze nutritive in soluzione nel terreno da parte delle radici; funziona da veicolo per trasportare le sostanze nutritive dalle radici alle foglie, e da queste agli organi di utilizzazione e riserva; -inturgidendo le cellule determina la consistenza e l'aspetto caratteristici delle varie parti della pianta; -evaporando con la traspirazione, impedisce che le parti aeree si riscaldino troppo.

    Il 99% dell'acqua assorbita dall'apparato radicale verra eliminata sotto
forma di vapore tramite la traspirazione, dopo essere servita alla pianta come vettore dei diluitissimi sali minerali del terreno. Il resto potra servire per la costituzione di nuovo materiale vegetale.


                                        (da: "Agronomia" di F. Bonciarelli, edagricole).


    L'qualità dell'acqua data alle nostre piante dovrà essere la migliore: l'acqua non dovrebbe contenere sostanze tossiche alle piante, come il cl oro -spesso aggiunto come disinfettante negli acquedotti-, o sali alcalini. Il suo PH dovrà essere fra 6,5 e 7, e la sua temperatura simile a quella del terreno in cui sono contenute le piante, intorno ai 20- 22 °C.

     Il valore di elettroconduttività (EC) dell'acqua, con i fertilizzanti aggiunti, sarà compreso fra 1,5 e 2 -sotto all'uno per i primi 15 giorni di vita (da seme o da talea). Il controllo e l'eventuale correzione dell'EC dell'acqua è indispensabile in caso di coltivazione idroponica.

    L'EC è dato dalla quantità di sali presenti nell'acqua e aggiunti con i fertilizzanti, quantità che oltre i valori indicati potrebbero essere tossiche per le piante. Sarà quindi importante controllare ogni volta la soluzione di acqua e fertilizzanti da somministrare al terreno.

    Il fatto che la miglior produzione di resina si abbia in un clima piuttosto arido, non significa che bisogni privare le nostre piante dell'acqua durante la fioritura (anzi, le maggiori richieste di acqua si hanno durante la produzione di resina), ma soltanto che l'umidità relativa dell'aria dovrà essere bassa. Il terreno dovrà essere innaffiato regolarmente; piuttosto, per diminuire l'umidità si provveda ad aumentare la ventilazione e la temperatura durante il "giorno".

    La quantità di acqua necessaria ad ogni pianta dipende da numerose variabili, come la temperatura dell'aria e del terreno, l'umidità, il ricambio e la circolazione dell'aria, la misura dei contenitori, la taglia e l'età della pianta, il grado di ritenzione idrica del terreno. In genere, più le piante sono in buona salute, più velocemente costruiscono nuovo materiale cellulare e più acqua consumano. Come regola generale, quando si usa irrigare si versa una quantità di acqua equivalente alla al 20% della capacità del vaso (ad esempio, da mezzo ad un litro di acqua in vasi da 5 litri di capacità, a seconda della grandezza della pianta rispetto al vaso).

    Il terreno dovrà contenere una buona percentuale di acqua, ma non esserne troppo impregnato, se no le radici soffocherebbero e marcirebbero per mancanza di aria. Una buona regola è quella di aspettare che lo strato superficiale del terreno (primi 2-3 cm) sia asciutto prima di irrigare nuovamente. Rompere spesso la crosta che si forma dopo aver bagnato, e pressare il terreno contro ai bordi del contenitore, per un assorbimento uniforme e per evitare che l'acqua scoli via lungo le pareti se staccate dal terreno. Se il terreno si stacca dalle pareti per mancanza di acqua, le punte delle radici sarebbero esposte all'aria e morirebbero, provocando un arresto nella crescita per un periodo piuttosto lungo.

    Potrà essere utile un misuratore di umidità, anche per sapere quanta acqua può contenere lo strato inferiore del terreno. Un buon drenaggio è indispensabile. L'acqua in eccesso che si raccoglierà nei sottovasi non deve ristagnare più di 24 ore, o potranno formarsi alghe, muffe e funghi. Un contenitore per l'acqua da irrigazione in cui si lasci depositare l'acqua per un giorno, per permettere l'evaporazione del cloro eventuale e il raggiungimento di una temperatura simile a quella dell'aria, è un attrezzo indispensabile, utile anche per mischiare ali' acqua diverse sostanze nutritive.

    Un impianto di irrigazione a goccia potrà sicuramente essere utile per il mantenimento di un minimo di umidità nel terreno e per una fertilizzazione più efficace, ma non dovrà assolutamente sostituire del tutto l'irrigazione delle singole piante. Troppa acqua per una pianta può essere troppo poca per un'altra, soprattutto se non sono cloni provenienti tutti dalla stessa madre; lo stesso dicasi per i fertilizzanti. Se per irrigare useremo soltanto un impianto automatico, presto ci troveremo ad avere delle piante che soffriranno per mancanza di acqua, ed altre che staranno marcendo.

    È sempre meglio irrigare all'inizio del "giorno" (quando si accendono le luci), per permettere un controllo migliore dell'acqua eventualmente data in eccesso o in difetto e per evitare un aumento dell'umidità notturna.

    É più comune un eccesso di irrigazione piuttosto che una mancanza: le radici delle nostre piante hanno anche bisogno di ossigeno, che può penetrare nel terreno solo se questo non é inzuppato d'acqua.

    Oltre che per aggiungere sostanze nutritive, l'acqua può anche servire per dilavare il terreno, operazione a volte necessaria per limitare i danni di una dose eccessiva di fertilizzanti o per un accumulo di sali tossici nel terreno; oppure per lavare le foglie delle piante, operazione da ripetersi regolarmente (ogni 20-30 giorni) per permettere una buona respirazione; oppure per permettere di sopravvivere alle talee che non hanno ancora sviluppato radici, tramite frequenti irrigazioni fogliari.

    Una efficace traspirazione è necessaria, ed è importante che gli organi ad essa predisposti (gli "storni", organi respiratori presenti su tutta la superficie esterna della pianta) siano liberi da polvere, sostanze grasse, o tutto ciò che potrebbe pregiudicare il loro funzionamento.

    La traspirazione sarà tanto maggiore quanto la temperatura dell'aria sarà alta e la sua umidità sarà bassa; si ridurrà progressivamente con alti tassi di umidità e con la diminuzione della temperatura.

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