martedì 9 febbraio 2016

Attrezzatura necessaria per la coltivazione della Canapa

MATERIALI E STRUMENTI NECESSARI PER LA COLTIVAZIONE DELLA MARIJUANA

    Ci sarà una serie di attrezzi indispensabili ed altri molto utili nel facilitarci il lavoro. Strumenti costruiti con materiali di buona qualità daranno molti meno problemi di altri più economici, ed alla fine sarà più probabile avere un raccolto migliore in qualità e quantità.

    Ci dovremo munire di:

    Un termometro, meglio se a massima e minima, per poter vedere e se necessario correggere le variazioni di temperatura, ed uno per misurare la temperatura dell'acqua.

    Un igrometro per misurare l'umidità dell'aria ed uno per controllare il grado di ritenzione idrica del terreno.

    Un misurato re del PH, strumento da utilizzare per un controllo costante del terreno, dell'acqua e delle soluzioni nutritive che si daranno alle piante.

    Un misuratore dei nutrimenti presenti nel terreno, utile soprattutto per chi non ha una grande esperienza (in genere vengono rilevati soltanto i macronutrienti: N, P e K).

    Un misurato re dell'elettroconduttività dell'acqua (EC), per misurare la quantità di sali nella soluzione di irrigazione, indispensabile in caso di coltivazione idroponica.

    Un paio di forbici, nuove e da utilizzare soltanto nella piantagione.

    Cordini, per legare e sostenere eventuali rami e piante e bacchette (di bambù o altro materiale).

    Una scopa, o meglio un aspirapolvere, per pulire il pavimento dei locali.

    Un'agenda, per registrare i lavori fatti, quelli da farsi e i valori dei controlli degli elementi di crescita, soprattutto per le coltivazioni più grandi e con diversi strain coltivati contemporaneamente.

    Teli di plastica abbastanza grandi da coprire il suolo dei locali e i primi 5-10 cm delle pareti.

    Un irrigatore, ed un nebulizzatore per l'acqua da dare nei vasi e da spruzzare sulle foglie (a volte può essere utile un tubo di gomma con attaccata ad una estremità una bacchetta rigida, per poter arrivare facilmente a bagnare le piante).

Un contenitore per l'acqua, di dimensioni tali da poter bagnare tutte le piante con acqua (con o senza fertilizzanti aggiunti) lasciata almeno un giorno, perché raggiunga una temperatura simile all'ambiente e al terreno, e perché possa evaporare il cloro a volte presente.

    Vasi di plastica, meglio se quadrati, di diverse dimensioni, sempre muniti di fori sul fondo per permettere l'uscita dell'acqua: 8-12 cm di lato per i semi e le talee, 15-20 (o più) per la crescita, 25-40 per la fioritura (si può evitare un trapianto e trasferire direttamente le piantine dai vasi più piccoli a quelli più grandi: lo sviluppo sarà migliore, ma, soprattutto se sono piante nate da seme e non talee, a volte eccessivo).

    Terriccio, perlite (o altro materiale simile), letame maturo, humus e altri fertilizzanti e ammendanti in quantità sufficiente per i vasi ed i trapianti.

    Concimi organici, minerali e di sintesi, in forma solida e/o liquida, di diverse composizioni e varietà, per poter far fronte a tutte le esigenze delle piante.

    Lampade di diversi tipi (fluorescenti, e a scarica) in quantità sufficiente per l'area utilizzata, munite di riflettori.

    Bulbi di ricambio nel caso si bruciasse una lampada.

    Timer (uno o più) per controllare l'accensione e lo spegnimento delle lampade e dei ventilatori, con un relè (fusibile salvavita) fra il timer e le lampade. Il relè eviterà il surriscaldamento del timer, garantendo il suo funzionamento (attenzione agli amperaggi delle lampade e a quelli sopportati dal relè).

    Sarà molto utile un illuminometro, strumento di basso costo per misurare la quantità di luce emessa dalle lampade.

    Cavi elettrici di dimensioni abbastanza grandi da evitare un loro surriscaldamento con dispersione di energia ed il rischio di incendio aspetto spesso sottovalutato dai più.

    Corde o catene con ganci, carrucole, viti, chiodi e tasselli robusti, per evitare che le lampade cadano sulle piante, vedremo nei seguenti articoli come organizzare al meglio la grow box.

    Eventuali umidificatori o deumidificatori per correggere l'umidità dell'aria (in genere si riesce a correggere aumentando o diminuendo la ventilazione).

    Eventuali condizionatori o stufe per mantenere una temperatura ideale (ricordare che le lampade a scarica e il loro reattore emettono calore).

    Ventilatori ed estrattori d'aria di potenza sufficiente a garantire la miglior aerazione.

    Pazienza, costanza nei controlli, pulizia, rapidità di intervento in caso di problemi, esperienza e amore verso le piante sono necessarI per una crescita ed una fioritura sane e rigogliose e per un conseguente buon raccolto.

Coltivare la canapa è un investimento non da poco, ma il nostro impegno sarà ricompensato con la soddisfazione e l'orgoglio al momento del raccolto!

L'importanza delle tempistiche nella coltivazione della cannabis


    Il tempo è un fattore basilare nella coltivazione indoor: le piante devono crescere e maturare il meglio possibile, produrre il più possibile, nel minor tempo possibile. Per questo, bisogna fare alcune considerazioni:

    Prima di tutto la scelta della varietà di cannabis da coltivare deve rivolgersi a piante che abbiano la capacità genetica di crescere, fiorire e maturare rapidamente (la maggior parte delle varietà tropicali avranno un ciclo troppo lungo per le esigenze indoor). Bisognerà scegliere una varietà che produca infiorescenze compatte e di grandi dimensioni, in un tempo breve.

    Le piante devono crescere con gli interno di il più vicino possibile, e poter cominciare la fioritura non oltre i due mesi di crescita. Una fioritura rapida ed una maturazione uniforme della pianta ci permetteranno di ottenere rapidamente lo spazio per un nuovo raccolto. Meno tempo le piante rimarranno nell'ambiente indoor, minori saranno le possibilità di infestazione dell'ambiente stesso da parte di insetti o muffe indesiderati.
D'altra parte un ciclo di crescita troppo corto, con piante di dimensioni insufficienti e troppo giovani, porterà ad una difficoltà di fioritura e ad una resa estremamente bassa, sia in qualità che in quantità.

    45-60 giorni per la crescita vegetativa e 60-90 giorni per la fioritura sono un tempo ideale, tenendo presente che più le piante saranno voluminose e più tempo richiederanno per maturare.

    Non bisogna aver fretta di raccogliere e bisogna lasciar seccare le piante con calma. 15 giorni in più o in meno mentre le piante fioriscono possono significare il 40% in più di raccolto, con una quantità di resina presente sulle infiorescenze di gran lunga superiore. Una essiccagione lenta (almeno 3 settimane) permetterà alle piante di perdere il gusto di erba di campo e la combustione sarà migliore che con un essiccagione più rapida (non rovinate le vostre cime facendole seccare nel forno!).

    La necessità di un controllo totale e costante dei fattori di crescita porta a dover dedicare giornalmente una parte del nostro tempo alla cura delle nostre piante: saranno contente loro e noi.

     II tempo che dovremo dedicare alla nostra piantagione sarà notevole: se si curano le piante a dovere, per una piantagione "personale", si dovrà stimare una media di almeno mezz'ora-un'ora al giorno, per tutto il tempo di coltivazione, più diverse ore per la preparazione dei locali e molte per la pulizia e l'immagazzinamento del materiale raccolto.